I migliori telescopi rifrattori: schema ottico semplice e prestazioni solide
I telescopi rifrattori hanno uno schema ottico semplice e, proprio grazie a questa semplicità, presentano numerosi vantaggi rispetto ad altri design. Innanzitutto, i telescopi rifrattori sono più robusti e refrattari ai problemi di disallineamento rispetto ai riflettori. Il tubo ottico è sigillato ermeticamente, senza contatto con l’atmosfera, ciò garantisce l’assenza di correnti d’aria sulle lenti e quindi consente la generazione di immagini moltcostruireo più nitide e meno tremolanti. I rifrattori sono anche molto facili da pulire e mantenere nelle migliori condizioni operative.
Se si pensa di acquistare un telescopio del genere, sarebbe utile sapere come funziona un telescopio rifrattore.
In alcune situazioni, questi telescopi non sono in grado di riprodurre correttamente i colori e potrebbe essere necessario installare una fascia per proteggere lo strumento dalla condensa.
D’altro canto, è bene sapere che questi telescopi possono essere equipaggiati con un diagonale a prisma che, raddrizzando l’immagine, li rende strumenti fantastici per le osservazioni terrestri.
Come usare un telescopio rifrattore?
Come usare correttamente un telescopio rifrattore? Dipende da cosa si vuole vedere:
Per osservare la Luna e il Sole come se fossero pianeti, la tecnica migliore è quella di utilizzare l’oculare alternando brevi minuti di osservazione e un minuto di “riposo” per permettere all’occhio di distogliersi dall’immagine fissata e cogliere altri dettagli. – Per osservare oggetti molto deboli come le nebulose, le galassie o gli ammassi globulari, la tecnica migliore è quella di guardarli con la coda dell’occhio, perché le zone periferiche sono più sensibili e quindi permettono di vederli molto meglio, apparendo come “nuvolette grigie” o poco più.
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